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Addio agli interpelli fiscali gratis: d’ora in poi saranno a pagamento

Orefice Giuseppe • 11 Marzo 2023

interpelli-fiscali-a-pagamentoChi ha dubbi fiscali riceverà ancora risposte ai propri interpelli, ma non più in forma gratuita: d’ora in poi questa formula sarà esclusivamente a pagamento.


Secondo l’art. 11 della legge 212/2000 (“Interpello del contribuente“) si introduce a beneficio della generalità dei contribuenti l’istituto dell’interpello ordinario.

Il contribuente, se nella normativa vi sono “obiettive condizioni di incertezza“, può infatti rivolgere un quesito all’amministrazione finanziaria, che deve rispondere entro 120 giorni.

Se la risposta non arriva entro questo termine l’Amministrazione con il meccanismo del silenzio-assenso concorda con l’interpretazione prospettata dal contribuente.

Resta comunque nullo qualunque atto emanato in difformità dalla risposta o dall’interpretazione prospettata dal contribuente e desunta in base al silenzio-assenso dell’Amministrazione.

Nel corso degli anni questo interessante istituto ha avuto un notevole sviluppo, consistente in un ampliamento delle tipologie di interpello, al fine di rendere attuale il principio di collaborazione tra fisco e contribuente.

Però se fino ad ora questa opzione era gratutita nel prossimo futuro sarà soggetta al pagamento di un balzello.

Interpelli fiscali: d’ora in poi saranno a pagamento

Si tratta di un altro degli step introdotti con la prossima adozione definitiva della legge delega di Riforma Fiscale, che introduce diverse novità per i contribuenti (come ad esempio la Flat Tax per tutti).

In pratica nella bozza del testo si delinea la possibilità di richiedere un interpello a fronte di un contributo da versare da parte del soggetto richiedente. Una somma che risulterà commisurata in base alla tipologia del contribuente e del valore della questione posta nell’istanza.

Inoltre ci saranno dei criteri di ammissibilità, come ad esempio l’elusione della richiesta nel caso in cui le Entrate abbiano già elaborato documenti di prassi in materia.

Infine l’opzione a pagamento non è l’unica novità in materia di interpelli: i termini per fornire la risposta saranno sospesi nel mese di agosto e sarà preferito il mezzo delle Faq per risolvere i dubbi, anche tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

 

Fonte: articolo di Giuseppe Orefice
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